Cosa sono le sofisticazioni alimentari?
La sofisticazione alimentare è la sostituzione totale o parziale di una sostanza alimentare con un’altra il cui pregio è inferiore. Inoltre può capitare che sostanze sane vengano sostituite da sostanze dannose per la salute e l’ambiente.
Quando, invece, si tratta di operazioni che prevedono la modificazione di uno o più componenti di un prodotto alimentare per trarne un maggiore guadagno economico, senza però arrecare danni alla salute, si parla di adulterazione alimentare. Altre tipologie possono essere: la falsificazione, ovvero la sostituzione totale di un alimento con un altro; la contraffazione, che consiste nel vendere prodotti con marchi falsi in modo da indurre in inganno il consumatore; l’alterazione, la modifica della composizione originale di una sostanza alimentare a causa di fenomeni degenerativi determinati da una conservazione eccessivamente prolungata.
Come riconoscere le sofisticazioni degli alimenti?
Dalla scienza arriva un metodo per distinguere il cibo naturale da quello falsificato: è come il codice a barre usato per identificare e prezzare i prodotti al supermercato, ma si basa sul Dna e può svelare le frodi alimentari perché proprio attraverso questo test svela la reale composizione dei cibi. Grazie a questa tecnica la contraffazione di prodotti alimentari si è dimostrata essere una pratica molto diffusa, soprattutto per carne e pesce.
Questa soluzione si chiama chimica analitica ed è una disciplina scientifica che sviluppa ed applica metodi, strumenti e strategie per ottenere informazioni sulla composizione e sulla natura della materia nello spazio. Si occupa della determinazione qualitativa e quantitativa, caratterizzazione chimico-fisica e dell’identificazione dei componenti di un determinato campione.
Recentemente sono state sviluppate anche tecniche basate su metodi di separazione cromatografica, di spettroscopia e di radio-chimica, che, per la loro elevata sensibilità e selettività, consentono di svelare molte contraffazioni, tutelando quindi il consumatore.
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